28.4.12

Spotify, un iTunes in streaming:il futuro?

Le rivoluzioni si fanno per migliorare condizioni, e il termine progresso designa il processo di avanzamento delle discipline e delle condizioni. Noi crediamo nel progredire quindi delle cose, e delle condizioni. Bene, ma dunque, forse siamo gli unici a pensarla così?Stiamo parlando di musica ovviamente, e in particolare di fruizione di musica. 
Ognuno di noi utilizza modi disparati per avere la musica e per fruirne: comprare-scaricare-copiare ecc per poi averla sul nostro pc/ipad/iphone/ipod/lettore mp3 e via dicendo. (Niente moralismi sia chiaro ma si ricordi che la musica SI COMPRA!Non ci fate incazzare...:-)...). ITunes, WM Player, Real Player sono solo alcuni dei software utilizzabili: in ogni caso per farla breve il concetto è salviamo la musica sul computer e ogni qualvolta ne vogliamo farne uso la troviamo tramite i nostri sopracitati software. 
E dunque, parlavamo di progresso e non a caso. Quale è il next step del progresso?
La nostra risposta è questa: Spotify. 
Spotify è un servizio, di produzione svedese, che offre lo streaming dei brani che normalmente dobbiamo tenere salvati e che per questo ci occupano spazio. Si installa ed è gratuito nei servizi base (durata sei mesi) o a pagamento "Unlimited" (senza la pubblicità) e "Premium" (con la musica a maggior qualità); per accedere basta avere un account facebook. Spotify necessità di una connessione internet nel momento in cui voglio ascoltare un brano ed è disponibile su i dispositivi mobile . Il vantaggio? Invece di riempire iPhone o computer di GB di musica, questa sarà on line e fornita all'utente in streaming. Molti i punti a favore; uno di questi è il design strettamente sullo stampo di iTunes, intelligente se si pensa, probabilmente dovuto all'enorme diffusione del software di Apple, la familiarità aiuta nelle novità. Anche la condivisione fra utenti delle playlist è un punto a favore, troverete maggiori e dettagliate informazione sul sito ufficiale. 
La rivoluzione dove sta? per noi in Italia non sta, anche se più di mezza Europa già ne fa parte. Il servizio presso il nostro paese non è disponibile, il mercato italiano non sarà un mercato appetibile per iniziative come questa finché non verrà stravolta la mentalità secondo la quale la musica NON VIENE PAGATA. Spotify è a pagamento nelle versioni complete e fruizione legale è un concetto per cui non si investe nel nostro paese. Ne consegue che da noi il servizio non decolla e la logica conseguenza è che rimaniamo indietro, come spesso capita. 
Rivoluzionario. Spotify è questo e altro, il sito ufficiale recita "A world of Music" e, per noi, lo slogan non potrebbe essere più azzeccato!Vedere per credere...

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